Allinterno di quello che Domènec Font definisce come uno degli universi filmici più dibattuti degli ultimi decenni, il volume si propone di analizzare alcune zone o territori ancora poco esplorati e colonizzati dal lavoro interpretativo passato e recente. Si alternano così, tra gli altri, gli interventi di Giorgio Tinazzi su Antonioni critico cinematografico, di Antonio Costa sulle epifanie di Fellini e Antonioni stabilendo un rapporto tra i due registi emiliano-romagnoli, di Domènec Font sul colore nel cinema antoniano, di Michele Canosa sullanalisi del film Blow up, di Michel Chion su Antonioni prosatore del suono, di Alberto Boschi sullo spazio urbano e lambiente acustico nel cinema di Antonioni.
DIMENSIONE | 5.38 MB |
ISBN | none |
AUTORE | |
FILE | Le sonorità del visibile. Immagini, suoni e musica nel cinema di Michelangelo Antonioni.pdf |
DATA | 02/04/2020 |
Michelangelo Antonioni nasce a Ferrara il 29 settembre del 1912, ma solo negli anni '50 approda al cinema: dopo aver frequentato il Centro Sperimentale di Cinematografia e aver lavorato al fianco di grandi maestri come Rossellini e Visconti, Antonioni cambia direzione e si discosta dall'imperante neorealismo cinematografico di quegli anni per concentrasi maggiormente sul concetto di individuo. “L’avventura” (1960) di Michelangelo Antonioni e la rivoluzione copernicana del cinema (Intero commento) "The cost of living": Per la nuova serata di cinema corto …
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