Il grande pedagogista brasiliano Paulo Freire si confronta con alcuni dei più urgenti problemi educativi del mondo contemporaneo. Lo fa dialogando con Donaldo Macedo, esponente di primo piano della pedagogia radicale e dei cultural studies educativi. La forza del testo è la stessa del grande classico di Freire: La pedagogia degli oppressi. Le questioni sono quelle con cui ci si scontra negli odierni contesti educativi: il multiculturalismo, la razza, le questioni di genere. Sullo sfondo autrici fondamentali del più recente pensiero femminista e postcoloniale come Gayatri Chakravorty Spivak, bell hooks, Tony Morrison. In un serrato botta e risposta Freire e Macedo toccano diversi temi: la differenza fra insegnanti e facilitatori, il ruolo del dialogo come processo di conoscenza e apprendimento, i pericoli di una meccanizzazione della didattica, la non neutralità delleducatore, il rischio di ridurre razza e cultura a concetti monolitici che non rendono conto della pluralità delle esperienze di allievi e docenti. Un tono aperto e diretto che si rivolge a insegnanti ed educatori, discutendo sul loro stesso terreno i problemi con cui hanno ogni giorno a che fare.
DIMENSIONE | 6.14 MB |
ISBN | 8884204755 |
AUTORE | Paulo Freire, Donaldo P. Macedo |
FILE | Cultura, lingua, razza: un dialogo.pdf |
DATA | 05/04/2020 |
Paulo Freire, oggi ricordato in modo particolare per aver introdotto i concetti di problem posing all'interno del processo/progetto educativo, ha contribuito a una filosofia dell'educazione proveniente non solo dal più classico approccio riferito a Platone, ma anche dai pensatori moderni marxisti e anticolonialisti.Di fatto, in diversi modi la sua "pedagogia degli oppressi" può essere meglio
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