«Lo Stato italiano ha messo a ferro e fuoco lItalia meridionale, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri.» Con queste parole Antonio Gramsci commenta gli avvenimenti che intorno agli anni sessanta dellOttocento insanguinano le campagne nel sud del paese. La storiografia ufficiale ha dipinto a lungo le truppe piemontesi come un esercito di liberazione, strumento di riscatto per tutti i cafoni del Sud. Invece, da subito, quei militari si dimostrarono una vera e propria forza di repressione a difesa di una dominazione violenta, statale e di classe, con metodi che fornirono ulteriori argomenti a una rilettura storica del processo di unificazione politica della penisola. In questa prospettiva i briganti criminalizzati sulle pagine dei quotidiani del tempo assumono una fisionomia diversa. Non più solo capibanda ma eroi popolari, rivoluzionari romantici costretti a combattere contro un governo miope e tiranno. Utilizzando testimonianze, verbali di polizia e diari, Gigi Di Fiore ripercorre quei mesi in cui il Sud divenne un Far West, salvando la memoria di uomini simbolo di identità e riscatto di un meridione umiliato e offeso. Incontriamo così Carmine Crocco Donatelli, il generale dei briganti che raccolse sotto la sua bandiera affamati e disperati, spinti da una voglia di rivincita che sfocerà infine nella lunga marcia attraverso la Basilicata
DIMENSIONE | 1.37 MB |
ISBN | 8851149690 |
AUTORE | Gigi Di Fiore |
FILE | Briganti! Controstoria della guerra contadina nel Sud dei Gattopardi. Con e-book.pdf |
DATA | 08/06/2020 |
Briganti! Controstoria della guerra contadina nel Sud dei Gattopardi ... forza di repressione a difesa di una dominazione violenta, statale e di classe, con metodi ...
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